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Radionica

Radionica

Introduzione

La Radionica di Giambattista Callegari è un capitolo della Fisica Moderna che si occupa dello studio teorico, e delle sue applicazioni, relative a un nuovo modo di considerare l’atomo attraverso un percorso sperimentale che tiene conto degli insegnamenti di Maxwell, Planck, Hertz e Marconi. La teoria corrente (Bohr e altri) assume che l’atomo nella sua condizione o stato fondamentale è una entità elettrostatica, [1] mentre con Planck l’atomo viene definito un dipolo [2] microfisico oscillatore-risonatore e come un giroscopio microfisico. L’atomo è un oscillatore elementare, nel quale la corrente oscillatoria è identificata dall’elettrone che salta da un’orbita all’altra. Lo stesso atomo è un risonatore-rivelatore perché se è investito da onde hertziane, cioè onde di natura elettrica, i suoi elettroni risultano “eccitati” e saltano da un’orbita all’altra. Gli elettroni per essere eccitati devono ricevere Energia dall’uomo. La Radionica dimostra invece che non è così: essa infatti si occupa dello studio teorico e applicato dei fenomeni relativi al regime della sub-eccitazione [3] elettronica naturale a livello della materia.

Prima di proseguire su come si è arrivati a comprendere questa realtà dinamica dell’atomo è bene richiamare alcuni concetti generali. L’universo osservabile è studiato nelle sue componenti e oggi conosciamo molte delle leggi che ne governano i fenomeni; la Fisica ha accettato il concetto di “campo –spazio=energia” (Einstein), il cui livello più elementare è da identificarsi con il “vuoto fisico” equivalente allo “spazio ideale” di Maxwell (1565), che non disperde, non ostacola e non impedisce il fluire dell’Energia. L’Energia (E) è una grandezza – scrive Callegari – che esprime, nel suo insieme, concetti fondamentali come esistenza, lavoro, spazio-tempo, potenza, moto, risonanza; nel nostro sistema solare e galattico l’Energia si esprime sotto due forme fondamentali e interdipendenti:

a. materia (atomi, molecole, corpi) che possiamo considerare come Energia fortemente concentrata in determinati punti del campo-spazio;

b. radiazione (fotone-onda) cioè energia elettromagnetica presente ovunque, che si manifesta con corpuscoli e onde tra loro associati (De Broglie), che chiamiamo fotoni differenziati, la cui Energia è uguale alla frequenza di oscillazione moltiplica la costante di Planck [4] … continua.


  1. Le cariche +(protoni) e le cariche – (elettroni) si bilanciano.

  2. Un dipolo è una coppia di cariche elettriche (+ e -), separate da una distanza (d)

  3. Sub-eccitazione deve intendersi come un rumore di sottofondo costante

  4. E=fh (formula di Planck).




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