“Come Cappellani invece vengono indicati generalmente i preti in cura d’anime, cioè i parroci”. La più antica menzione, a quel che risulta, figura in un documento greco del settembre del 1117, che è firmata da Rao, il quale si dichiara "presbyter Cappellanus". Nel dicembre del 1152 compare un “Presbyter Petrus Cappellanus S. Jacobi”, di Brahalla, cioè di Altomonte. A Castrovillari poi abbiamo: un "Presbyter Hyeronimus de Salerno, Cappellanus S. Juliani" nel 1264, un "Presbyter Stabilis, Cappellanus S. Mariae de Castello" nel 1289 e un "Presbyter Jacobus, Cappellanus S. Petri de Catholica" nel 1290. Nella Decima del 1324 ricorrono, oltre quelli già ricordati, i cappellani di Saracena, di S. Maria di Altomonte, di S. Antonio nel Casale di Galatro, di CASALNUOVO oggi VILLAPIANA, di Normanno, di Morano e di Orsomarso.
A Casalnuovo (Villapiana) risulta una chiesa arcipretale, dedicata a S. Maria, nel 1324, e questa estendeva la sua giurisdizione anche sul casale di Trebisacce, dove era la chiesa succursale di S. Nicola.
Roberto di Casalnuovo (Villapiana) fu nominato Vescovo da Urbano V il giorno 8 giugno del 1366. Quindi fu trasferito ad Acerno da Gregorio X l'11 agosto del 1371. Governò questa chiesa fino al 1380.
L’Arcipretale di Villapiana (Casalnuovo); dedicata alla Madonna del Piano: originariamente gotica (secolo XV - gli stucchi originali, seppur deteriorati, visibili nella vecchia sacrestia), fu trasformata in barocco nella seconda metà del secolo XVI. Ha una cappella coeva sormontata da cupola. Di bell'effetto l'altare maggiore marmoreo, della seconda metà del secolo XVII. Il B. Paolo da Mileto, assertore della riforma domenicana, nel 1444 aprì il Convento di Altomonte e in esso morì nel 1472; a questo si aggiunsero, lungo il secolo XVI, quelli di Laino, di Saracena, di Castrovillari e di Cassano; San Francesco di Paola, che attraversò il suo territorio nel 1483 e vi lasciò delle tracce indelebili, suscitò un particolare entusiasmo a Castrovillari, a Morano e a Castelluccio. Il suo Ordine vi si affermò nei Conventi di Castrovillari, di Casalnuovo (Villapiana), di Cassano e di Altomonte.
Castrovillari aveva fin dal 1100 l'Ospizio di S. Giovanni Capo d'Acqua, fondato dal Vescovo Sassone. Era ancora in piedi nel Cinquecento, come risulta dalla Platea vescovile del 1510. In Castrovillari c'era pure la Commenda di S. Giovanni Gerosolimitano dei Cavalieri di Malta, da cui dipendeva l'Ospedale della SS. Annunziata, situato a 400 passi a sud della Madonna del Castello, che fu chiuso nel 1509. Ne erano suffraganei gli ospedali di S. Maria della Riccetta e di S. Antonio Stridolo, in territorio di Castrovillari, e l'Ospizio di Casalnuovo (Villapiana), che sparirono con la Commenda nel 1509. Un altro ospizio a breve distanza dalla Madonna del Castello, già alle dipendenze della Certosa di S. Nicola, fu ugualmente travolto nel 1509.
Il secondo convento sorse a Casalnuovo (Villapiana) sotto il titolo dell'Annunziata e fu accettato dal P. Domenico da Paola nel 1581; tuttavia i Padri ne presero possesso il 12 novembre 1586. Era in buona posizione e a breve distanza dal mare. Il convento dell’Immacolata Concezione di Casalnuovo (Villapiana) fu fondato nel 1590, secondo la Relazione del 1650, col consenso e il concorso del feudatario Marco Antonio Sanseverino. Sono perciò in errore il Fiore, che lo assegna al 1606 su fondo elargito da tale Faustina Catanzaro, e il Wadding, che scende fino al 1609. Nel 1650 risulta sede di noviziato con 15 celle, 3 Padri, 4 laici, 3 chierici novizi e 2 laici novizi. Il convento di S. Domenico di Castrovillari ebbe vita fino al 1786.
Per i Minimi dobbiamo ricordare Francesco di Casalnuovo (Villapiana), che ebbe la licenza di vendere un piccolo appezzamento di terreno da Alessandro VII, col Breve "Exponi nobis" del 30 aprile 1661, diretto al Vescovo di Cassano.