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Villapiana e dintorni

Villapiana e dintorni

La storia di un popolo è sempre intrecciata con i rapporti sociali, economici e culturali di altre comunità. A questi si deve il suo grado di civiltà, cioè quello di saper cogliere gli aspetti positivi per la crescita e il benessere dell’intera collettività.

Villapiana, Comune in Provincia di Cosenza, si trova a 209 metri s.l.m. e dista circa 84 km dal capoluogo di provincia. La popolazione, secondo i dati Istat del 1 gennaio 2021, è di 5.433 abitanti. La Tenenza dei carabinieri è a Corigliano Calabro; la Stazione dei Carabinieri a Villapiana Scalo. Il Tribunale è a Castrovillari; l’ufficio del giudice di pace a Trebisacce; l’Agenzia delle entrate è a Rossano. La conservatoria dei Registri immobiliari è a Cosenza. La stazione ferroviaria è a Villapiana (Torre Cerchiara) e dista 7 km da Villapiana Centro. Il Distretto Militare è a Catanzaro.

Villapiana è situata su una collinetta con sottostante pianura fertile di cereali, vino, frutta con pascoli e bestiame. A partire dagli anni settanta ha avuto un incremento dell’attività turistica fino a diventare un centro a forte vocazione turistica.

A breve distanza da Cassano era Lagaria, che da Licofrone viene ubicata a Cylistarno “fluvio fere miliario”. Il Cilistarno viene identificato col Racanello o col Saracinello, quindi Lagaria doveva trovarsi approssimativamente presso Francavilla Marittima. Altre località della zona sarebbero state: Leutarmia, Arponium e Vicenumum: la prima identificata con la moderna Villapiana, la seconda con Cerchiara e la terza con Trebisacce. Ma su queste identificazioni non è bene insistere, per le notizie frammentarie e spesso confuse, tramandate dagli antichi e torturate dai nostri storici. Cassano si affaccia alla storia nel secolo VIII, in cui è ricordata da Paolo Diacono. Nell'ambito del suo territorio si formarono diversi casali: Massiccella e Carritello, ricordati dal Minervini; Cultura di Mambluto, che ricorre in un diploma del 1239; Castrum S. Salvatoris, San Nicola, S. Amato, Racanello, Caldana, Francavilla ecc. Ad Arponium si sarebbe sostituita Circlarium (Cerchiara); a Leutarnia Casalnuovo, oggi detta Villapiana, mentre a Vicenumum sarebbe subentrata Trebisacce. L’origine di Saracena non è dissimile da quella degli altri borghi vicini. Sorse nel secolo X sempre per il motivo di difendersi dalle scorrerie dei Saraceni, il nome lo dimostra a sufficienza. Ricapitolando, possiamo dire che nel Medioevo la Diocesi di Cassano era formata dai seguenti paesi e casali:

Una Commenda dei Cavalieri risulta in Casalnuovo (Villapiana), la cui esistenza è accertata per il secolo XIII. Il Cavaliere Pietro de Coliano, precettore dell'Ordine Ospedaliero di S. Giovanni in Casalnuovo, si era lamentato di diversi misfatti compiuti dal Giustiziere della Valle del Crati, dal Governatore Giacomo d'Oppido e dai suoi uomini, a danno di detto Ospedale, di cui avevano occupato i beni, alcuni bufali e altri animali. Per cui il Re di Napoli Carlo II d'Angiò, con ordinanza da Capua del 21 febbraio 1298, ordinava al detto Giustiziere di far giustizia al ricorrente, di restituire i beni asportati e di punire i colpevoli.

I Turchi conquistarono l’Albania nel 1435, ma ne furono scacciati nel 1444 dal valoroso Giorgio Castriota, detto Skanderbergh, che è l'eroe nazionale di quel popolo. Purtroppo i Turchi riconquistarono la regione, per cui molti Albanesi, alla morte di Skanderbergh nel 1467, per non soggiacere al giogo maomettano, cercarono rifugio nell'Italia Meridionale. Fu Demetrio Reres a condurre i primi profughi albanesi in Calabria, inviato dal Re di Napoli, Alfonso d'Aragona, che per suo mezzo ridusse la regione all'ubbidienza. In compenso, nel 1448 fu creato Governatore della Calabria; egli distribuì i suoi uomini in sei paesi della Provincia di Catanzaro e di Cosenza: Amato, Andali, Arietta, Casalnuovo, Vena, Zangarona. I suoi due figli, Giorgio e Basilio, si trasferirono in Sicilia con altri Albanesi. Anche Skanderbergh, nel 1461, venne a combattere nel Regno di Napoli per sostenere il vacillante trono di Ferdinando I, figlio e successore di Alfonso d'Aragona.

Nel 1919 fu costituita, nell'ambito della Diocesi di Cassano, l'Eparchia di Lungro, di rito bizantino, con la sottrazione di 8 località (Lungro, Acquaformosa, Firmo, S. Basile, Frascineto, Porcile, Civita e Plataci) alla Diocesi cassanese, per un totale di circa 15 mila abitanti. Durante il fascismo furono aboliti i Circondari e i Mandamenti e si ebbe qualche variazione alla toponomastica: Praia di Aieta prese il nome di Praia a Mare e fu eretto in Comune nel 1927; Casalnuovo già denominato Villapiana (1562); Casaletto si trasformò in S. Nicola Arcella e divenne autonomo; Cipollina fu staccata da Grisolia e prese il nome di Santa Maria nel 1954; Laino Castello e Laino Borgo, riuniti dal fascismo in unico Comune col nome di Laino Bruzio, dopo la seconda guerra mondiale sono stati nuovamente divisi col nome di Laino Castello (Superiore) e Laino Borgo (inferiore).

Lo stemma del Comune di Villapiana, che fino al 1562 si chiamava Casalnuovo, è stato estratto dall'Archivio di Stato di Napoli ed è conforme al sigillo esistente nel Catasto Onciario dell'anno 1752, Calabria Citeriore, Distretto di Castrovillari Vol. 5845. Ha la seguente blasonatura: Arma: d'azzurro, all'albero di arancio al naturale, fruttato di 8 d'oro, accollato da due serpenti d'argento, linguati di nero, affrontati.

Segni esterni di Comune. Gonfalone: drappo partito di bianco e d'azzurro caricato dell'arma sopra descritta.

Francesco Pizzulli

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