*(Articolo uscito su Oggi ComunicareITALIA)
Giovane Artista calabrese, espressione dell’autentico genio dell’Arte Made in Italy. Un cuore puro che alterna ai momenti in cui si ritira nel suo laboratorio, gli studi di ingegneria e la cura della sua terra sulla bella Costa Jonica. Angelo Ventimiglia ha ritrovato con la sua Arte il Tempo che fu della Bellezza.
“Io – dice Angelo Ventimiglia di Villapiana – sono un ragazzo semplice che guarda con profondo interesse alla Natura cui grato per avermi aiutato a comprendere alcune verità che sento di dovere trasmettere attraverso il mio stesso rapporto con la Terra e con il prossimo”.
Le mani di Angelo danno forma alla materia che diventa espressione della Memoria di questo grande popolo, quello della Magna Graecia. Angelo che nelle sue mostre si presenta incappucciato per non distrarre l’osservatore dalle sue creazioni, sul suo sito internet scrive: “da piccolo, leggendo proprio un libro di scienza, iniziai a domandarmi se davvero tutto si riducesse, parlando della terra, alla semplice suddivisione di mantello, crosta e nucleo. E’ davvero così?, mi chiesi. No, per me no. Mi guardo intorno e vedo molto di più di una mera definizione empirica, vedo un mondo diverso, un mondo fatto di persone e di piante, di energia e di mutamento. Una terra non statica ma in continuo fermento, sotto i nostri piedi, che ce ne accorgiamo o meno. Da sempre sento dire che bisogna guardare in alto per comprendere l’infinito e noi stessi, che non si deve abbassare lo sguardo… che bugia, che immensa bugia! Non sono mai stato un bambino come gli altri, non ho accettato passivamente i consigli come se fossero dogmi… e ho guardato in basso, ho guardato la crosta terreste mentre tutti guardavano la propria arroganza, ho scoperto un mondo sotto i miei piedi: era il passato di questa terra, questa terra che nei suoi mutamenti ha inghiottito culture antiche, ricordi.
E ho capito perché la Calabria è immersa tra gli alberi: perché questi essere viventi, gli alberi secolari, traggono vita da queste culture, succhiano il loro respiro e lo donano a noi cittadini ciechi e sordi di fronte alla fragilità di questa terra, terra che plasma continuamente gli elementi, trasportando, nel suo letto di Magma, il peso della cultura.
ANGELO VENTIMIGLIA: ECCO DONNE E UOMINI DELLA MAGNA GRAECIA
Una cultura antica, passata, dimenticata. Questa terra che affida al suo nocchiero, Caronte, il compito di aedo del nostro glorioso passato. Caronte, che traghetta per poche monete antiche la storia dell’umanità tutta. Caronte, al quale io nego qualsiasi pagamento! Non avrà mai le mie monete, recuperate, forgiate, custodite avaramente.
Sì, sono avaro… perché io le ho forgiate questi testimoni del passato, con l’anima delle mie mani, racconto ciò che siamo stati adagiandole su tela o le appoggio su roccia o su stoffa… e Caronte con me non ha un contratto ne un affitto. Mi sostituisco a lui nel raccontare la Magna Grecia, delle sue donne e dei suoi uomini; della sua cultura e della sua lingua antica di cui si ha ancora traccia nei mille dialetti di questa terra. Racconto le nostre radici di cui dobbiamo andare fieri e orgogliosi. Non vergogniamoci di ciò che siamo, delle nostre tradizioni, dei nostri sapori, non vergogniamoci dei nostri accenti. Non siamo vittime di demagogie ma siamo attori, siamo costruttori di speranza, come spesso mi dice mio padre.
ARTISTA METAMORFICO
Angelo Ventimiglia è un artista metamorfico, probabilmente l’unico artista metamorfico che trasforma i materiali metallici in opere d’arte, nobilitandoli e liberandoli dalla loro forma primigenia per farli nascere a nuova forma, continuando così il processo di trasformazione che la terra fa ad ogni oggetto inanimato e non.
“La Terra – afferma Angelo Ventimiglia – è per me la base di partenza di ogni mia creazione, con una chiave di lettura completamente differente da ciò che la scienza ci ha insegnato. E’ questa la mia
arte: il recupero di tracce, di luoghi e di pensieri… perché siano di tutti. Vado controcorrente, o forse vado nella direzione giusta. Sarà il Tempo a darmi le risposte, lo stesso Tempo che permetterà alla Terra di ricoprire tutto di ruggine e riplasmare tutti i suoi elementi uno ad uno..Eppure, chissà! Forse con il recupero di questi gloriosi passati, pieni di antichi balsami, potremo piantare nuovi semi che succhieranno vita dal nostro oggi, un oggi che diventerà il passato di un’altra epoca che diventerà il passato di un’altra epoca ancora, e così via in un continuum infinito. Noi, non dimentichiamo di guardare in basso, come fanno i bambini, in estate, quando vanno a caccia di lucertole tra l’erba: cerchiamo nella terra il nostro perché. In fondo, noi siamo come dei “Bambini nascosti tra le pieghe della Coscienza” grazie a tutti per l’attenzione”. Bravo, complimenti Angelo Ventimiglia.