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Relazione Gaetano Silvestri

Relazione Gaetano Silvestri

L'effetto K e l'entanglement della Radionica di Giambattista Callegari

 

SALUTI

Buonasera, mi chiamo Gaetano Silvestri, vivo a Napoli dove svolgo la professione di Ingegnere libero professionista e dove ha sede l’Associazione Giambattista Callegari, della quale sono socio ed alla cui attività partecipo con entusiasmo in occasione degli incontri periodici presso la sede, al Corso Novara, 92, e, quando possibile anche degli eventi in trasferta, come in questa pregevole occasione. E’ doveroso ed un piacere per me riportare a tutti Voi i saluti dell’Ing. Giuseppe Callegari, figlio dello scienziato Giambattista e Presidente dell’Associazione Giambattista Callegari, e dei suoi valenti collaboratori e amici, Arcangelo Cappuccio e Raffaele Gaudino.

 

INTRODUZIONE

Nell’esperimento “di Villapiana”, che verrà esposto nel corso di questo Evento scientifico, intervengono due fenomeni fisici, dei quali uno è abbastanza conosciuto, almeno dagli appassionati di Fisica, ed è l’entanglement quantistico (o intreccio quantistico), e l’altro è il fenomeno K (o radionico), un particolare fenomeno fisico scoperto da Giambattista Callegari nel 1945, e che si attua con le apparecchiature “radioniche” ideate e realizzate dallo stesso Callegari.

Oggi queste strumentazioni sono sviluppate e realizzate nel Laboratorio Scientifico del Centro Studi di Radionica e Radiobiologia dell’Associazione Giambattista Callegari, al Corso Novara, 92,.

L’esperimento di questo Evento è governato dalla fenomenologia radionica di Giambattista Callegari per tramite della strumentazione CRC (Centrale Radiobiologica Callegari) Digitale, nata nel marzo 2013 nel precisato Laboratorio Scientifico di Radionica e Radiobiologia Callegari, in Napoli, al Corso Novara, 92, grazie alla meritevole opera di Raffaele Gaudino, con la collaborazione di Arcangelo Cappuccio e dell’Ing. Giuseppe Callegari.

Pertanto accennerò al fenomeno di entanglement quantistico, fenomeno che spiega l’azione a distanza della CRC Digitale, e come tale fenomeno dipende dall’Effetto K (o Radionico) che la CRC realizza. Note: (Effetto K: è un fenomeno di polarizzazione caratteristica, in funzione della radiofrequenza, delle molecole dello spazio-aria normale, dovuto alla interazione, per risonanza magnetica, tra il Campo k (campo elettromagnetico naturale generato da un K-radiorisonatore LCR/SHF, eccitato da una radiazione naturale cosmica) e le particelle del mezzo aria formante il Canale K).

 

ARGOMENTO

L'entanglement è un fenomeno sopravvenuto all’attenzione dei fisici da considerazioni teoriche della Fisica Quantistica nel 1935 (introdotto da Erwin Schrödinger in un suo articolo scientifico), sostenuto nel 1955 dal fisico David Bhom, avvalorato nel 1964 dal fisico John Steward Bell (Teorema di Bell "sul paradosso di EPR), e per la prima volta dimostrato sperimentalmente dalla fisica ortodossa tra una coppia di fotoni dal fisico Alain Aspect nel 1982).

Orbene, l'entanglement quantistico (intreccio quantistico), accertato dalla fisica odierna, è un fenomeno in cui vi è una correlazione di tipo non locale (secondo il principio di località tra due eventi lontani ci può essere un rapporto di causa-effetto solo se essi sono connessi da una catena causale di eventi che si propaga con una velocità minore o uguale alla velocità della luce, che rappresenta un limite fisico assoluto per tutti i corpi e tutti i processi) tra gli stati di due particelle inizialmente generate o preparate in modo opportuno, e che restano in coerenza quantistica: in particolare, la misurazione dello stato quantistico di una delle due fa “precipitare” (collasso dell’onda) istantaneamente anche quello della seconda particella; quindi l’effetto di un'azione su una delle particelle "entangled", e la sua modifica di stato, comporta un effetto istantaneo su un corrispondente stato della seconda particella, indipendentemente dalla distanza a cui queste si trovano.

Gli esperimenti eseguiti ad oggi hanno ampliato il campo di possibilità di entanglement, realizzato inizialmente solo tra due fotoni, dopo anche tra due particelle o aggregati di particelle, e di recente, sembra, anche tra oggetti piccolissimi appena visibili, ma in rigorose e controllate condizioni di laboratorio, per generare corpi entangled e per conservare il loro stato di coerenza quantistica (ad es. si realizza un freddo spinto con temperature prossime allo zero assoluto (-273 °K)).

Infatti, per effetto delle azioni ambientali (quali ad es. le agitazioni termiche delle molecole, che sono dipoli elettrici naturali e che oscillando generano corrispondenti campi e.m. interferenti), si verificano interazioni multiple tra un oggetto e l’ambiente circostante che distruggono la coerenza (de-coerenza) della sovrapposizione di stati e dell’entanglement.

Proseguo, quindi, per parlare della scoperta del Principio Radionico (*) da parte dello scienziato Giambattista Callegari, principio appunto che sottende il funzionamento della CRC Digitale, riassumendo alcuni passaggi della sua opera scientifica.

(*) nell’ambito della nostra galassia la materia giace in uno ”spazio vibratile hertziano naturale”; per cui gli atomi, quali microdipoli differenziati, devono ritenersi in stato permanente di suboscillazione elettronica endoorbitale (governata dal radicale di Thomson-Kelvin rad(LC) presente in valori infinitesimali differenziati), con effetti di lambdaK confinati nella struttura stessa. In conseguenza si può parlare di “personalità elettromagnetica degli atomi e, quindi, dei corpi, siano questi semplici o composti, inorganici od organici. Al Concetto Nuovo si associa un aspetto tecnico di rilevante interesse pratico … Effetto K o Radionico …)

1. La Radionica (**) di Giambattista Callegari ha inizio nel 1938, dalla sua geniale ed arguta interpretazione dell'esperimento dei gerani di Georges Lakhovsky (del 1924) che ha comportato: (**) Radionica: scienza che si occupa dello studio teorico ed applicativo delle fenomenologie afferenti e conseguenti al regime della sub-eccitazione elettronica naturale a livello della materia tutta)

a. il riconoscimento dell'ipotesi di Planck (1920, atomo quale anche dipolo microfisico naturalerisonatore-oscillatore) e da Callegari, riconosciuto sede di un regime di sub-oscillazione elettronica endorbitale caratterizzata da una microonda hertziana specifica, confinata - stazionaria nella materia, che è governato dal famoso radicale radical (LC) di Thomson-kelvin (che Callegari ritiene di importanza pari a quella della costante di Planck (pag. 24 libretto "Radionica e Radiobiologia" ed.<< Radionica>>- Napoli);

b. il riconoscimento dell’azione dell'agente cosmogeofisico (1933 - scoperta delle onde hertziane naturali da parte dell’Ing. Karl Guthe Jansky, provenienti dalla Via Lattea e più forti in direzione del Centro della Galassia), quale causa attivante della sub-oscillazione anzi detta, nella fattispecie comune al geranio ed alla spira;

c. che un qualsiasi corpo, in quanto aggregato di atomi, costituisce un dipolo complesso, caratterizzato da un'espressione elettromagnetica (confinata nel corpo) non monocromatica.

2. La tappa fondamentale per la determinazione della Teoria Radiobiologica è stata poi la grandiosa interpretazione dell'esperienza dell'effetto visivo, che Giambattista Callegari ha avuto la sera del 17 maggio 1944 in Saint Agnan en Vercòrs (Francia), fornito dalla luna tra il profilo a semianello del rilievo montuoso, poi denominato effetto K-radioplastico, che lo scienziato ha ricondotto al fenomeno di polarizzazione dello spazio-aria in funzione della radiofrequenza, per risonanza magnetica, sperimentata con Circuiti Oscillanti organizzati a dipolo spaziale oscillante LCR/SHF, realizzati da se stesso, che origina la fenomenologia da lui definita Effetto K

In particolare, l’Effetto K è un fenomeno di polarizzazione caratteristica, in funzione della radiofrequenza, delle molecole dello spazio-aria normale, dovuto alla interazione, per risonanza magnetica, tra il Campo k (campo elettromagnetico naturale generato da un K-radiorisonatore LCR/SHF, eccitato da una radiazione naturale cosmica) e le particelle del mezzo aria formante il Canale K. Per tale polarizzazione magnetica dello spazio aria, condizionato per una determinata lambda K, nel Canale K si verifica una diminuzione di impedenza (0 < Z <1) dello spazio aria nei confronti di onde e.m. di uguale frequenza (di lambda circa o uguale al lambda K del campo K), per cui l’Effetto K realizza un filtro fotonico.

3. Quindi, sulla base delle precedenti scoperte e sperimentazioni, tramite ragionata applicazione dell'effetto K e tenendo in considerazione l'agente cosmogeofisico (onde hertziane naturali provenienti dal centro della nostra galassia), Giambattista Callegari è pervenuto nel 1945 a strutturare la sua Teoria Radiobiologica ed a realizzare la CRC Analogica.

Giambattista Callegari nei suoi testi (“Radiobiologia Sperimentale” – ed. Gb. Callegari – 1957; “Radiobiologia Sperimentale” - ed. Famital – 1968; “Radionica e Radiobiologia” - ed. Spazio Uno – 1980; “Radionica e Radiobiologia Callegari” – ed. GES I- 2015; volumetto informativo "Radionica e Radiobiologia" - ed. <<Radionica>> - Napoli - 1975) fornisce una rigorosa spiegazione della Teoria Radiobiologica e del funzionamento della CRC. Infatti:

• esprime lo stato di risonanza potenziale e l'instaurarsi della risonanza attuale (K risonanza), quando le espressioni e.m. del soggetto e quella nel Canale K della CR (Cella Radionica, parte della CRC) sono equivalenti: testualmente "Nel canale K, convenientemente condizionato in lambda k, si manifesta in forma attuale (o dinamica) la K-equivalenza elettromagnetica tra una data struttura e la foto" (pag. 64, Radionica e Radiobiologia Callegari - ed. GESI 2015);

• esplicita che la risonanza avviene nel "vuoto fisico o spazio ideale di Maxwell, né impedente, né dispersivo" (pa.113, Radionica e Radiobiologia Callegari - ed. GESI 2015) "cui lo Spazio Radionico (che si realizza nel Canale K per Effetto K, n.d.r.) tende sensibilmente ad un comportamento simile ..." (pag. 8 volumetto "Radionica e Radiobiologia" - ed. <<Radionica>> Napoli);

• specifica che tale spazio è quello interno all'atomo: <L'endospazio atomico è il "vuoto fisico" di impedenza Z=0 > (pag. 7 volumetto "Radionica e Radiobiologia" - ed. << Radionica>> - Napoli).

• evidenzia che “nello Spazio Radionico si sviluppano proprietà dinamiche che non appaiono nello spazio normale, non sono vincolate da limiti di spazio … “(pa.77, Radionica e Radiobiologia Callegari - ed. GESI 2015).

4. Dunque, la K-risonanza attuale, che si instaura tra le espressioni e.m. equivalenti del soggetto e della sua rappresentazione (foto) nel canale K generato in CR, consente una metodologia di ricerca che Callegari definisce K-radioscopia in microonde hertziane.

Il fenomeno di K-risonanza attuale che la CRC attua, dunque, è un fenomeno non locale, in quanto consente di avere informazioni a distanza dello status del soggetto per tramite della sua espressione e.m. (bio-elettronica, se vivente) risonante in CR, ad es. di rilevare la sua frequenza naturale. La interazione a distanza non locale ed istantanea, realizzata dalla K-risonanza attuale, costituisce un indubbio e clamoroso fenomeno di entanglement, che si è connotato anche con il nome di “Kentanglement“ o “entanglement della Radionica Callegari”

L'entanglement della Radionica Callegari, infatti, si dimostra persistente, in condizioni ambientali ordinarie, e non si limita a piccoli aggregati molecolari o a minuscoli oggetti, ma si attua con corpi comunque estesi e complessi.

5. Da quanto indicato da Giambattista Callegari, si ricava che l'entanglement della Radionica Callegari consiste nel fenomeno della K-risonanza attuale, che si verifica a livello endo-atomico, di cui lo Spazio Radionico del Canale K (con bassa impedenza) richiama le proprietà. Il Canale K, cioè lo spazio aria condizionato (ad impedenza ridotta) per l'opportuna Lambda k, è sostenuto dalla polarizzazione magnetica generata dal campo K della CR, per mezzo del Circuito Oscillante LCR/SHF.

6. E' importante sottolineare che le prime esperienze di entanglement della Radionica Callegari, sono riconducibili agli anni 1944-45, con la sperimentazione radiobiologica e la realizzazione della prima CRC Analogica. Questo riscontro sperimentale dell'entanglement anticipa di 37 anni quello dell'esperimento di Aspect (1982).

Giambattista Callegari va dunque riconosciuto come un pioniere indiscusso della Fisica Quantistica, di cui ha dimostrato avere profonda competenza, alla quale ha potuto aggiungere, per propria virtù, il genio del fisico osservatore e sperimentatore, aprendo un nuovo capitolo della fisica che ancora oggi resta da esplorare.

7. La CRC Digitale, realizzata nel Laboratorio Scientifico di Radionica e Radiobiologia Callegari dell’Associazione Centro Studi di Napoli, al Corso Novara, 92, ad opera di Raffaele Gaudino, con la collaborazione di Arcangelo Cappuccio e Giuseppe Callegari, nell’anno 2013, costituisce la più recente strumentazione per il governo del principio radionico e radiobiologico di Giambattista Callegari, e ricalca, con algoritmi e codifiche digitali, il funzionamento della CRC Analogica. L'odierno esperimento di Villapiana, oltre che i riscontri sperimentali finora conseguiti nell'uso corrente dagli operatori radiobiologi, dimostra che la CRC Digitale funziona.

Poiché l’azione strumentale si verifica, deve necessariamente ricavarsi che l'entanglement della Radionica Callegari avviene non solo tra due espressioni di campi e.m. equivalenti (come nel caso della CRC Analogica) ma anche tra un’espressione di campo e.m. e la sua corrispondente rappresentazione (nella fattispecie digitale).

8. Per questa ulteriore clamorosa versione fenomenologica della Radionica (della CRC Digitale) si può ricorrere alle considerazioni dello stesso Giambattista Callegari, quando riguardo alla Kfenomenologia della CRC Analogica (1945), conscio delle difficoltà e perplessità che avrebbe potuto determinare nell'ambiente scientifico dell'epoca, affermava che il risultato sperimentale non può essere ignorato e che l’accettazione dei nuovi principi fisici è una questione di "crescenza" del pensiero collettivo e richiede tempo. Oggi, dopo 71 anni, riguardo alla CRC, prima Analogica e poi Digitale, si è avuta l'auspicata crescenza del pensiero e sapere scientifico, tale che la Kfenomenologia non appare più una realtà astrusa ed inspiegabile.

Di questo, Giambattista Callegari era certo, avendo scritto " La realtà K-fenomenica è talmente interessante ed utile che non costituirà motivo di disorientamento, di soggezione e di sospetto per lo Scienziato di domani" (pag. 17, Radiobiologia Sperimentale - ed. Famital 1968).

9. Alla CRC Analogica, che ha stupito e che stupisce ancòra per i suoi mirabili effetti, e le cui implicazioni scientifiche sono ben lungi dall'essere esaurite, si è aggiunta, grazie all’opera del gruppo di lavoro del Laboratorio Scientifico di Radionica e Radiobiologia Callegari dell’Associazione Centro Studi di Napoli, la CRC Digitale, la cui eccezionale fenomenologia apre ulteriori orizzonti applicativi e teorici, ed i cui presupposti scientifici costituiscono un nuovo stimolo per lo sviluppo del pensiero scientifico, una nuova sfida per gli scienziati di oggi e di quelli a venire.

Concludo gli argomenti tecnici con una nota umanistica, pertinente al funzionamento della CRC digitale: “…Ecco, è il "Mondo delle idee di Platone" che si affaccia al balcone della scienza, il mondo degli archetipi che affianca il mondo reale, che ne è un'espressione tangibile”.

Gaetano Silvestri




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