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Accadde a Berlino

Accadde a Berlino

>Muro di Berlino

 

La Caduta del Muro di Berlino

9 novembre 1989. Alle 18:53 il corrispondente ANSA da Berlino Est Riccardo Ehrman chiese da quando (ab wann?) le nuove Reiseregelungen ("regole di viaggio") sarebbero entrate in vigore. Schabowski cercò inutilmente una risposta nella velina del Politburo, ma, non avendo un'idea precisa, azzardò: «Per accontentare i nostri alleati, è stata presa la decisione di aprire i posti di blocco. (...) Se sono stato informato correttamente quest'ordine diventa efficace immediatamente (ab sofort).»

Ab wann? Ab Sofort! E cadde il muro.

La fotografia -- di Antonio Bria - riprende ciò che resta del Muro in Potsdamer Platz.

 


 

>Auschwitz

 

Accadde ad Auschwitz


La «profezia» di Hitler del discorso del 30 gennaio 1939

«Oggi voglio essere di nuovo un profeta: Se l'ebraismo finanziario internazionale dentro e fuori l'Europa dovesse riuscire a precipitare ancora una volta i popoli in una guerra mondiale, il risultato non sarà la bolscevizzazione della terra e con ciò la vittoria dell'ebraismo, ma l'annientamento della razza ebraica in Europa (sondern die Vernichtung der jüdischen Rasse in Europa)».

"Ad Auschwitz più di 1 milione e mezzo di persone trovò la morte. Anche se detto così non rende ragione di ciò che effettivamente sia successo ad Auschwitz, a Treblinka, a Dachau, Bełżec, Buchenwald, Chełmno, Mauthausen e ancora e ancora. Ancora una volta mi chiedo, Come è stato possibile?

Giro per l'ex caserma, cercando la solitudine e la riflessione, e in effetti non c'è molta gente, c'è silenzio. Una guida illustra a un gruppo di studenti i supplizi che i nazisti comminavano agli internati. Mi fermo e assisto anche io. Entro in alcuni block. L'angoscia è il sentimento che inizia a salire dallo stomaco, verso la gola e gli occhi. Migliaia di oggetti ammonticchiati a testimoniare ogni singola storia: un paio di occhiali, una protesi di gamba, valigie con sopra scritto nomi e provenienza, scarpe, una bambola mutilata ... una montagna di capelli. I letti a castello; li osservo e mi rendo conto che non riesco a trovare una parola adeguata, in effetti "letti" è un'esagerazione. Fuori un doppio recinto di filo spinato, ancora lì a dimostrare la sua potenza dissuasiva."

- Antonio Bria, da "Ultimo Domicilio Conosciuto"




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